Tremendous increase in USA Social TV activity during last 1 year

Together with the continous increase of Social Network usage we can measure the same increase in the Social TV activity, as we can see using data provided by Social Guide Intelligence.

Graph based on Social Guide data

This graph shows us that in 1 year we can see clearly the increase trend, and May2011/May2012 comparison shows us an increase by 245% of Uniques and 361% of Comments (16mln in 2011 vs 59mln in 2012).  The comparison is particularly meaningful because May is the NBA Playoffs month and we learned that sports in general and Basket in particular are strong engaging events in USA.  It could be very interesting to have same information on Social Audience in Italy, but probably we have to wait a long time to have the same amount of data that Social Guide exports daily in USA.

To Be Bieber or not to Be, this is an Influencer!

Il ragazzo quì a sinistra si chiama Justin Bieber, e nella vita fa il cantante pop. Quotidianamente attira l’amore sconfinato delle sue fan nonchè i commenti infastiditi dei Twitters italiani costretti a “subire” almeno un paio di Trending Topics al giorno, riferiti a lui.

Come potete leggere voi stessi ha oltre 21 milioni di follower (ma aumentano a vista d’occhio, da quando ho scaricato questa immagine a quando ho cominciato a scrivere il post sono arrivati circa 1000 nuovi followers…). Forte di questo esercito adorante e di un indice Klout di 100 (!), ha una capacità di impatto sui social network impressionante.

Stavo esaminando i dati relativi alla social TV activity della prima settimana di maggio negli USA (fonte Social Guide), in particolare i TOP 25 TV show dal 30 aprile al 6 maggio 2012 e scopro che a farla da padrone è stato l’attesissimo incontro di boxe tra Floyd Mayweather e Miguel Cotto del 5 maggio 2012. Il tweet più popolare in assoluto è proprio di Bieber che ha modo di misurare la sua capacità di influenza su Twitter, ricevendo ben 3233 retweet ad un suo commento sull’incontro di box.

Cosa ha twittato Bieber? #mayweathercotto

Quando si dice essere influencer…

USA Aprile – Lo sport traina nettamente la social TV activity

Diamo una breve occhiata alle rilevazioni di Social Guide durante il mese di Aprile per capire quali generi TV stanno innescando innescano la maggior parte dalla social activity in USA.

Come si può verificare dai grafici in basso, 2 sono i generi che la fanno da padroni: i TV Show seriali (reality e Serie TV) e Sport, sia in termini di unique che di commenti.

Dati provenienti da SocialGuide.com

Entrando nel dettaglio vediamo in particolare che in ambito sportivo domina la scena il basket, con l’NBA che attrae il 71% degli uniques (il primato assoluto spetta però alla finale di basket univeritario NCAA del 2 Aprile tra Kansas e Kentucky), anche se si nota la presenza di eventi di nicchia per lo sport USA, come un paio di partite di Champions League in cui in campo c’era un team ormai globale come il Barcellona.

Dati provenienti da SocialGuide.com

E’ evidente che lo sport è un veicolo di engagement potentissimo, che andrebbe misurato anche in Italia dando per buona l’equazione NBA=Campionato di Calcio di Serie A. A tal proposito una domanda nasce spontanea: ma SkyGO, l’applicazione multipiattaforma per guardare in mobilità svariati canali di Sky Italia ed utilizzatissimo proprio per guardare le partite di calcio, non poteva essere una sorta di Second Screen App arricchita delle opportune features social? E’ una occasione persa o la versione che conosciamo oggi è solo uno step di una roadmap che va in quella direzione? Lo chiederei direttamente a loro ma, spiace ed è molto strano, la presenza di SKY Italia su Twitter e Facebook è quasi nulla…

Occasioni per economie in crisi: i grandi investitori USA puntano sulla Social TV

Quanto interesse c’è da parte degli investitori intorno alla Social TV? Quanta potenza di fuoco si sta accumulando negli USA, pronta a sbarcare nel resto del mondo, in particolare in Europa?

Attorno alla Social TV ci sono almeno una trentina di aziende più o meno specializzate in 6 macro-categorie:

  • CONTENT RECOGNITION
  • SECOND SCREEN APPS
  • REMOTE CONTROL
  • CHECK IN APPS
  • REWARD APPS
  • SOCIAL TV ANALYTICS

Attingendo agli interessanti report di Anne-Marie Roussel, gli investimenti noti ammontano ad oltre 172 milioni di dollari, concentrati su circa 20 aziende (in realtà almeno il doppio, non essendo noti gli investimenti in grossi calibri come ConnecTV, Trendrr e Zeebox) , con le cifre che potete vedere nel grafico in basso.

Finanziamenti verso Social TV companies (mln $)

Si tratta di iniziative indipendenti? No, nella gran parte dei casi dietro queste start-up ci sono i grandi broadcaster, colossi del settore come BSkyB, Time Warner, Fox, MTV, CBS, CBC, NBC, ABC, nonchè social network come Twitter e Google.

L’entità e la qualità degli investimenti indicano chiaramente la grande attenzione per tutti gli ambiti che costituiscono la piattaforma complessiva di Social TV. C’è la consapevolezza di aver individuato finalmente il futuro della televisione, sfruttando il fenomeno (la voglia di socializzare gli eventi televisivi), i media (Twitter e Facebook in primis) e la tecnologia (ACR, Second Screen Apps, etc). Tecnologie interessantissime che, integrando Content Recognition e meccanismi di check-in più o meno automatici, forniscono alle aziende di Social TV Analytics una serie di metriche fondamentali per cogliere gusti e tendenze, ed indirizzare con maggiore precisione il mercato pubblicitario.

In Italia i telespettatori hanno indicato la via, dando vita a veri e propri appuntamenti fissi (specialmente su Twitter) in cui giornalisti, politici e cittadini digitali comuni danno vita  a scambi di commenti più o meno seri attorno a talk-show di successo, o spettacoli come Sanremo. Prima o poi anche in Italia avverrà il salto di qualità, andando oltre i raduni attorno al caminetto virtuale di Twitter, ma purtroppo anche in questo caso tutto il bagaglio di tecnologia sarà Made in USA  (o UK dove ad esempio Zeebox si sta facendo strada con l’appoggio di BSkyB). Anche in questo caso, purtroppo, subiremo l’ennesima colonizzazione digitale, incapaci come siamo di investire anche in settori promettenti come questo.